Rinvenuta casualmente nel 1972 durante i lavori di costruzione di un edificio condominiale, è interamente scavata nella roccia (largh. m. 2,22, alt. m. 2,55). Le pareti presentano raffigurazioni e iscrizioni graffite, quali un busto di giovane imberbe, un guerriero in posizione da combattimento, una nave, un’ascia bipenne.

Il percorso del cunicolo (solo in parte esplorato a causa di difficoltà tecniche) si insinuava sotto il livello del fossato con una serie di gradini in risalita e doveva iniziare dall’interno della cinta muraria per consentire ai soldati di uscire dalla città ed attaccare alle spalle l’esercito nemico, come riferisce lo storico Polibio. Recenti scavi hanno confermato che il sistema difensivo lilibetano si avvaleva di gallerie simili anche nel settore NE (via Isolato Egadi, via del Fante).

La galleria è chiaramente collegata al fossato perché strutturalmente connessa ad esso e alle mura; sulla base dei materiali rinvenuti nel tratto esplorato sembra sia stata abbandonata nel corso del II sec. a.C.

Si può accedere al primo tratto percorribile della galleria da una botola che si trova all’interno di un locale della Farmacia Titone.