Nell’ambito della vasta necropoli ellenistico-romana l’area risulta particolarmente importante in quanto costituisce, insieme alla Necropoli monumentale (supra n. 8), l’unico lembo ancora intatto che non ha subito sovrapposizioni e manomissioni di sorta. Una parte indagata dalla Soprintendenza archeologica di Palermo nel 1979, in occasione di lavori per l’allargamento della sede stradale della limitrofa via Cicerone, fu poco dopo espropriata dal Comune di Marsala. Qui sono state rinvenute tombe puniche a fossa ricavate nella roccia, resti di un naiskos di ordine dorico, (II-I sec. a. C.) e sepolture a lastroni di epoca romana.