Il fossato, scavato allo scopo di rafforzare il circuito murario sui lati di terraferma NE e SO, costituiva l’elemento determinante del poderoso sistema difensivo di Lilibeo. Questo tratto, ubicato alle spalle del Castello medievale (ex Carcere), costituisce una delle parti meglio conservate dalle moderne manomissioni, dall’interramento e dalle sovrapposizioni di edifici che ne hanno obliterato in gran parte il tracciato originario. Interamente scavato nel banco roccioso, era ampio tra i 25 e i 30 m e distava dalle mura ca. 27 m in modo da tenere lontane dalle fortificazioni le macchine di assedio e renderne inefficace l’azione. In particolare, questo tratto del fossato è caratterizzato dal profilo aspro e verticale delle pareti tufacee e dalla contiguità con l’imboccatura di un camminamento sotterraneo che si insinuava con una serie di gradini sotto di esso (Galleria Mortillaro) e con una delle torri quadrangolari della cinta muraria punica (fortificazioni Vicolo Infermeria).