Nel cortile di un edificio condominiale si conservano i resti di una domus romana. Si tratta di due stanze adiacenti ad un ambulacro, di una ricca dimora del II sec. a.C., una fase di profondo rinnovamento edilizio della città lilibetana. I pavimenti dei due vani sono in cocciopesto con tessere bianche disposte a losanghe, mentre l’ambulacro, delimitato da un pilastro d’anta scanalato e stuccato, conserva una pavimentazione a scaglie marmoree. Alcuni muri a telaio, rinvenuti in un saggio stratigrafico sotto il livello dei pavimenti, documentano la fase punica.